Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/05/2023 Qui - Molte perplessità una volta finita la visione di questa "ghost story" tratta dal racconto di Henry James. Il doppio finale lascia più di un'interpretazione (vorrebbe "scioccare" lo spettatore, dimenticandosi però che non si tratta di una trovata così originale) ed il progetto patrocinato da Steven Spielberg finisce con risultare un vero ginepraio. La location ed i protagonisti facevano presagire a ben altro risultato ma ne viene fuori un horror che non spaventa, privo di suspense, con lo stratagemma dell'uso smoderato dei classici Jumpscare ed effetti speciali non all'altezza. Bravi comunque i protagonisti tra cui spicca il giovane Finn Wolfhard nel ruolo ambiguo del fratello maggiore. Il risultato è un horror di routine, discretamente diretto (da Floria Sigismondi) ed interpretato (c'è pure la brava Mackenzie Davis) ma inficiato da carenze di sceneggiatura, come conferma anche l'epilogo bifido. Voto: 5
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