Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 08/02/2024 Qui - A distanza di oltre 30 anni da Alive - Sopravvissuti, e ancora prima con I sopravvissuti delle Ande (1976), si riporta al cinema la tragedia (o miracolo?) del disastro aereo delle Ande del 1972. Una durata impegnativa che non pesa affatto: il film è strutturato talmente bene che si segue fino alla fine senza assolutamente pesare. Il cast è ben assortito e se la cavano tutti molto bene, nonostante la difficoltà dei ruoli. Era facile scadere nel drammone melodrammatico od ostentare dettagli ed effetti speciali tra l'horror e lo splatter, invece il tutto è gestito con grande stile, lasciando spazio al susseguirsi degli eventi ed alle sensazioni e spirito di gruppo dei protagonisti. Il risultato finale è un lavoro che, anche se non originale (raccontando una storia vera) coinvolge fin dalle prime scene. Un bellissimo film, forse il migliore di Juan Antonio Bayona (anche del già riuscito Sette minuti dopo la mezzanotte), il suo sguardo sul famoso disastro aereo delle Ande è emozionante e coinvolgente, e restituisce tutta l'ansia per la sorte dei passeggeri nonostante la fine sia nota. Merita i riconoscimenti ottenuti, nondimeno più che giustificata la candidatura ai premi Oscar 2024 nella sezione del miglior film internazionale. Voto: 7+ [Netflix]
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