martedì 27 febbraio 2024

American Symphony (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/02/2024 Qui - Un docufilm diverso dagli altri, commovente e spiazzante come pochi. La storia di un artista e la sua sfida contro il destino, ritratto di Jon Batiste tra successo ed avversità. Un film che unisce musica, amore e la realtà post-Covid, che agli Oscar 2024, nella categoria canzone originale, spera. Ma al di là di questo, American Symphony è un documentario che ha il pregio di essere autentico (come pochi altri). Jon Batiste ci permette infatti di entrare nella sua vita e si mostra personale e molto, molto sincero. Egli che si trova all'apice del successo (con un concerto evento da realizzare), quando la vita gli riserva un duro colpo. Un tumore, a lungo dormiente, torna a sconvolgere la vita della sua compagna, Suleika Jaouad. Inizia così un percorso pieno di ostacoli e successi, raccontato appunto in questo docufilm, che fornisce, come detto, un ritratto di due artisti inimitabili di fronte a un bivio e una profonda riflessione sull'arte, sull'amore e sul processo creativo. Perché arte, musica, cinema e vita si fondono in un tutt'uno nel documentario di Matthew Heineman (regista tra gli altri di A Private War), un documentario non capolavoro (non esente da difetti tipici), ma meritevole d'esser visto e vissuto. Voto: 7 [Netflix]

Nessun commento:

Posta un commento