Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/02/2024 Qui - Affresco con note autobiografiche che affonda nel Queens degli anni Ottanta e racconta un momento della vita americana, uno dei tanti, che vede contrapposti privilegi tra un ebreo fortunato e un ragazzo di colore che vive con la nonna. La mano non è pesante, è leggera, suggerisce, accenna e, insieme a una regia dello stesso tenore (ossia mai ingombrante) si preoccupa di testimoniare. Nel farlo, però, finisce inevitabilmente per annoiare: molti i frangenti in cui ci si aspetta una svolta, un cambio di passo, che non arrivano, rendendo difficile visione e memorizzazione dell'opera. Un'opera cui ricostruzione storica è abbastanza curata, benissimo interpretata (svetta Anthony Hopkins) ma poco riuscita. Voto: 5 [Sky]
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