Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/10/2021 Qui - Discreta prova d'esordio per la regista (anche sceneggiatrice, finanche qui attrice) Ana Lily Amirpour, che tratteggia con efficace semplicità una storia inedita basata sul tema arciabusato del vampirismo. Dove la protagonista si aggira notte tempo in una immaginaria città iraniana (in realtà città americana) nutrendosi senza remore di umani spregevoli o emarginati, ma capace di provare sentimenti, quali l'amore. Orrore e romanticismo sono miscelati sapientemente, e seppur accennato funziona anche il tema dei giovani soli ma internamente vivi verso gli adulti allo sbaraglio ormai cadaveri inconsapevoli. Azzeccata la leggerezza con cui sono mostrati i lati oscuri della città (la fossa di cadaveri a cielo aperto), e la mancanza di scene forti una tantum non è un limite. Molto ben diretti i protagonisti, la donna/mostro è benissimo interpretata da Sheila Vand (era in The Rental). Discreti sia il b/n che le musiche, funzionali e mai invadenti. Per quanto riguarda i difetti, A Girl Walks Home Alone at Night stecca sotto il profilo del ritmo (a tratti macchinoso) e per svariate scelte narrative eccessivamente astruse che denotano una certa artificiosità in fase di scrittura, un peccato forse di inesperienza, comunque perdonabile. Dunque un prodotto interessante, una commistione di generi che rispetta il classico riproponendolo in una veste nuova. Voto: 6,5
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mercoledì 27 ottobre 2021
venerdì 16 luglio 2021
Triple Frontier (2019)
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/07/2021 Qui - Artista versatile (i suoi film hanno affrontato diversi generi), il regista J. C. Chandor dirige una storia che parla di un furto ad un boss del narcotraffico compiuto da ex militari americani. Il tema non è nuovo ma il film è ben realizzato, anche per la scelta delle suggestive location del continente sudamericano. Gli attori sono ben scelti ed offrono una buona prova corale (c'è pure il Ben Affleck ugualmente palestrato già visto in Tornare a vincere), sebbene la sceneggiatura caratterizzi i personaggi in modo alquanto basico. In fin dei conti una pellicola piacevole e ben fatta. Un buon action, teso e avvincente, anche se con le premesse che c'erano (il promettente, seppur deluse un po' con All Is Lost, regista statunitense alla regia, Mark Boal allo script, già premiato sceneggiatore e spesso al servizio di Kathryn Bigelow, e il vasto cast, comprendente anche Oscar Isaac, Charlie Hunnam, Garrett Hedlund e Pedro Pascal), mi aspettavo di più. Qualche discreto twist qua e là e qualche buona sparatoria, le due ore di durata scorrono fluide e nel complesso non delude. Voto: 6+
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lunedì 3 maggio 2021
The Rental (2020)
Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 03/05/2021 Qui - Il debutto alla regia di Dave Franco è un thriller nel complesso abbastanza riuscito, con alcuni limiti concentrati soprattutto nella prima parte con personaggi scarsamente empatici e sviluppati in modo superficiale. Difficile fare il tifo per le vittime ma nessun compiacimento nella violenza ed un epilogo (sorprendente, tra lo spiazzante e il "ci può stare") che colpisce per la sua seriale freddezza. Meglio la seconda parte, appunto nella quale la sceneggiatura adotta soluzioni originali ed evita di dare troppe spiegazioni, adottando inoltre uno stile visivo decisamente efficace. The Rental si fa seguire bene fino alla fine, con una buona nel complesso progressione degli eventi, anche se talvolta risulta banale in alcune situazioni. Non particolarmente memorabile la prova degli attori (a Dan Stevens si aggregano, oltre agli altri, sia la bella Alison Brie che Sheila Vand). Tutto sommato uno sguardo glielo si può dare. Voto: 6+
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