giovedì 31 marzo 2022

Pig - Il piano di Rob (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/03/2022 Qui - Esordio davvero sorprendente quello di Michael Sarnoski: parte illudendoti di trovarti davanti a una sorta di "Mandy con il maiale" (ovviamente senza i giochini psichedelici di Panos Cosmatos), per poi abbracciare una via più intimista, iconoclasta e dettata dal non detto (un'odissea in cui il passato, mai completamente raccontato, ma a volte solo accennato, torna alla ribalta). Pig è una favola assai avvolgente sulla perdita e le sue sfumature, sul legame tra memoria e cibo, sulla distruzione delle conformità capitalistiche, un piccolo saggio sul perdono, anziché sullo smodato sentimento di vendetta. Il regista procede con rigore nell'esplorazione di queste dolenti tematiche, e trova in Nicolas Cage il corpo, lo sguardo e il volto giusti per un personaggio dimesso e disincantato quale è l'ex chef Robin (memorabile il dissing a una stellata promessa dell'alta cucina, in realtà mediocre involucro del vuoto). Una prova da ricordare la sua, lui che oltre alle parole, poche (ma comunque più che le nessuna ne Willy's Wonderland), ci mette anche letteralmente, ed appunto, la faccia. Pure il lavoro di supporto di Alex Wolff e Adam Arkin si abbina alle plumbee atmosfere come il cacio sui maccheroni. Una piccola prelibatezza. Voto: 6,5

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