Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/03/2022 Qui - Mettiamo subito le mani avanti, se sono qui a scrivere questa (breve)
recensione vuol dire che sono sopravvissuto, alla visione di questo
horror atipico nei contenuti quanto nella tecnica di narrazione: il
prologo-documentario lo introduce infatti come un film maledetto girato
negli anni '70 ripescato dopo decenni. La storia è ovviamente falsa, ma
contribuisce a creare quel clima di suggestione attorno al quale ruota
il plot dell'opera stessa (sono solo bugie quelle che la protagonista
racconta al fratellino?). Pervaso da un'atmosfera sospesa, fiabesca e
inquietante, fra The Witch e The Wicker Man, costellato di
immagini
subliminali con legami all'occultismo (tra l'altro si poggia su una
buona fotografia stile anni '70 e una colonna sonora incisiva), merita
una visione. Voto: 6
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