martedì 28 febbraio 2023

Leonora addio (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/02/2023 Qui - Non è tutto chiarissimo in questo primo lungometraggio scritto e diretto dal solo Paolo Taviani, e inevitabilmente dedicato alla memoria del fratello (e sodale artistico) Vittorio, da poco scomparso. Senz'altro l'età avanzata del regista e sceneggiatore, oramai nonagenario, ha contribuito all'idea di realizzare un film (d'Autore) così cupo, disperato e in preda alla fissazione della morte, tutto gira attorno ad essa, infatti, in Leonora addio, e alla figura di Luigi Pirandello. Lo scrittore siciliano firmò una novella quasi omonima, della quale qui non v'è traccia, ma anche Il chiodo, nei suoi ultimi giorni di vita: e proprio una trasposizione di quest'ultima per immagini costituisce la mezzora finale del film. Di un film seppur storicamente interessante, metaforicamente spassionato e grottescamente amaro (nonché tecnicamente di qualità), poco fruibile ai più (poiché scollegato in alcuni punti), e di conseguenza tedioso a molti, di cui me stesso, che ha trovato inutilmente a dissolvere le proprie perplessità per un lavoro benché sentitamente autoriale e personale alquanto anonimo ed indeterminato. Voto: 5,5

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