Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2022 Qui - Biopic di una parte della vicenda umana e artistica di Billie Holiday,
perseguitata per la protesta implicita in una sua celebre canzone in
difesa dei diritti dei neri in un momento di oscurantismo della
democrazia americana (lo "strange fruit" che pende da un albero è il corpo di un nero linciato).
Il taglio generale però è più di tipo psicologico e sentimentale che
non politico, con tutte le conseguenze sul piano narrativo virato a un
estetismo patinato che costringe ad iterazioni di momenti simili tra
tossicodipendenza e amori problematici, tutto concentrato ovviamente
sulla figura di lei (bravissima l'esordiente Andra Day, non per
caso candidata come miglior attrice protagonista ai Premi Oscar del
2021), il resto appare sfocato e
convenzionale. Per questo al di là del personaggio/attrice mirabile, un
biopic alquanto classico vedibile ma dimenticabile. Voto: 6
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