Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2022 Qui - È una storia d'amore sui generis quella che ci racconta Paul Thomas
Anderson nel suo ultimo lungometraggio. Un film più aperto e leggero
rispetto al (personalmente deludente) Il filo nascosto, e forse per
questo molto più riuscito. Anche se questo è un film strano, circondato da un'aura che non riesco a definire, tra
il surreale e il grottesco ma comunque sempre in perfetto equilibrio tra
il racconto di formazione e il sentimentale. Grazie a una discreta
regia e ad una caratterizzazione dei personaggi piuttosto gradevole,
unita alla buona prova del cast, soprattutto quella dei due
protagonisti, la storia procede in maniera interessante e piacevole da
seguire, nonostante le oltre due ore di durata. Lascia allo spettatore
una sensazione positiva, anche se non meglio identificabile, di una
storia raccontata con dovizia e con una certa forza emozionale che si fa
ben volere fin dalle prime battute. Un film straordinario che vive di momenti perché in fondo non ha bisogno
di una storia, ma crea un mondo attorno a queste due figure senza
accenni al nostalgico. Bello davvero. Voto: 7,5
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