lunedì 2 dicembre 2019

Ogni giorno (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/12/2019 Qui
Tema e genere: Adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo teen di David Levithan.
Trama: Rhiannon è una timida sedicenne che si innamora di uno spirito misterioso che, chiamato A, cambia corpo ogni giorno. Più il sentimento che provano si fa grande, più Rhiannon e A dovranno fare i conti con cosa significhi amare qualcuno che ogni 24 ora cambia faccia e aspetto, prendendo una decisione che trasformerà le loro esistenze per sempre.
Recensione: Il sottogenere young adult educativo si arricchisce di un nuovo titolo con Ogni giorno, dopo (solo per fare qualche recente esempio) di Prima di domani. E, in comune con Prima di domaniOgni giorno ha un elemento fantasy (allora la morte della protagonista a ogni fine giornata, stavolta il trasferimento ogni maledetto giorno da un corpo all'altro di un'anima in pena) elemento che non viene spiegato e resta come dato di fatto insito al comportamento dei personaggi e non legato a una maledizione che può essere emendata cercando di capire chi ne sia l'artefice. Così, quel che accade in Ogni giorno è che i protagonisti innamorati l'uno dell'altro, nel momento in cui hanno capito e accettato il fatto che il lato maschile è soggetto a tale mutazione quotidiana (visto che si impossessa per 24 ore del corpo di un altro ragazzo o di un'altra ragazza), non cercano di porvi rimedio, di risolvere tale situazione, ma la assecondano, almeno fin quando non si rendono conto che non possono andare avanti a quel modo. Così, al contrario del bel film di Ry Russo-Young, questo film lascia un po' a desiderare. Perché la morale del film è talmente palese e grossolana che va ad inficiare molto il risultato finale, il messaggio è infatti quello "semplice" che ci si dovrebbe innamorare della persona per quello che rappresenta e che ci può dare, non per il suo aspetto fisico (eppure la nostra protagonista non neghi che "aiuti" in certe "faccende"). Certo, non si può non rimanere almeno in parte colpito dall'originalità dello script (anche se è un tema molto caro alla fantascienza e al fantasy quello di incarnarsi in un'altro corpo, 10 volte meglio è Your Name.), certo, è un film comunque gradevole e che si lascia vedere, ma entusiasma poco questo Ogni giorno, piuttosto ripetitivo e per nulla originale quando si tratta di esplorare l'universo giovanile post adolescenza. La protagonista non mi convince, i dialoghi si alternano tra il serioso e l'incomprensibile, le vicende che si intrecciano non hanno grande appeal e tutto scivola via senza grande vivacità e, cosa più importante, privo della giusta carica emozionale. E insomma, nonostante un plot potenzialmente interessante, giudico questo film abbastanza ordinario nella sua caratterizzazione. Un film non assolutamente da buttare, ma si poteva fare di più, quantomeno spiegare cosa effettivamente "volasse" tra un corpo ed un altro. A descriverlo sarebbe la versione edulcorata di qualche "exorcism movie", ma non è nulla di orrorifico, anzi, regnano i buoni sentimenti pre-disillusori degli adolescenti. In tal senso, tutto già visto.

Regia/Sceneggiatura/Aspetto tecnico/CastMichael Sucsy dopo La memoria del cuore (2012) torna con Ogni Giorno, torna con una storia d'amore e di formazione adolescenziale tratta da un romanzo (divenuto un best-seller acclamato dal New York Times). Un teen movie che mira a superare le apparenze, verso un concetto di condivisione ai limiti dell'immaginazione e del buon senso. Peccato che la regia e la sceneggiatura peccano di struttura ed entusiasmo, caratterizzando a malapena i personaggi e introducendo la storia in modo troppo veloce e senza effetto sorpresa per lo spettatore, che sa già come la trama non solo si evolverà, ma anche come andrà a finire. Se infatti in territorio americano si lanciano sempre le rivoluzioni, spesso poi si vira verso un finale scontato, in cui il bigottismo intrinseco del tessuto sociale svela sempre la propria vera natura. Si salvano tuttavia gli attori, che interpretano bene il loro ruolo, su tutti la giovane Angourie Rice (These Final Hours - 12 ore alla fine e The Nice Guys), affiancata da uno stuolo di co-protagonisti, che di volta in volta interpretano A, tra cui spicca Justice Smith, mentre una solida professionista come Maria Bello interpreta il ruolo della madre di Rhiannon. Non brutte infine le musiche.
Commento Finale: Film adolescenziale, con un discreto spunto, ma con uno sviluppo in parte insoddisfacente. Classica cittadina americana con ragazzi alle prese con i problemi "teen". La nostra protagonista, scopre che qualcuno che non si riuscirà veramente a capire per tutto il film, si innamora di lei, cambiando svariate identità e dandole forse il vero primo grande ed unico amore. Carino, ma (troppo) semplicistico. Lo avrei preferito cattivo, ne avremmo viste delle belle.
Consigliato: Il target è ristretto, consigliato più agli adolescenti che a tutti gli altri.
Voto: 5,5

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