lunedì 2 dicembre 2019

Stonehearst Asylum (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/12/2019 Qui
Tema e genere: Thriller psicologico dalle ambientazioni gotiche che sviscera il tema della pazzia.
Trama: Recentemente laureatosi alla scuola di medicina di Harvard, il giovane medico Edward Newgate (Jim Sturgess) fa il suo apprendistato presso un istituto di igiene mentale. Qui, ha modo di conoscere Eliza Graves (Kate Beckinsale), una delle pazienti. Innamorandosi di lei, si ritroverà coinvolto in una serie di circostanze molto più complicate e pericolose di ciò che sembrano.
Recensione: La storia, come detto, è ambientata in un fittizio manicomio inglese di fine ottocento dove, casualmente, il nostro protagonista si troverà immischiato in strani avvicendamenti, causati a quanto pare dal direttore nel tentativo di mascherare la verità. La trama non è una delle più fresche ed innovative (Shutter Island ad esempio) ma riesce comunque nell'intento di intrattenere e convincere durante l'intera durata. L'opera di Brad Anderson (regista non di primo pelo, ha diretto per esempio il discreto L'uomo senza sonno), basata su di un racconto di Edgar Allan Poe (Il sistema del dott. Catrame e del prof. Piuma), passa dalla parvenza horror al thriller psicologico con la (riuscita) pretesa della denuncia socio-politica, dove i veri pazzi sono coloro che ci governano. Addobbato con tanto di twist finale, questo thriller (perché di questo alla fine parliamo), difficilmente può fare impazzire i non amanti del genere, ma può convincere coloro che amano manicomi, omicidi e le trame assurde (come me). La durata non eccessiva e il cast stellare (quest'ultimo vanta tra gli altri, i nomi di Jim Sturgess e Kate Beckinsale, il primo all'epoca reduce dalla più che discreta interpretazione ne La Migliore Offerta, la seconda eroina romantica di film come Pearl Harbor e The Aviator, ma soprattutto eroina feroce nel mondo di Underworld, ad accompagnarli mostri sacri come Ben Kingsley, che, guarda caso, aveva già interpretato il ruolo del gestore di un manicomio in Shutter Island di Martin Scorsese, nel ruolo di un medico folle e distrutto dai dolori della guerra e Michael Caine, come sempre all'altezza dell'interpretazione breve ma essenziale) fanno di Stonehearst Asylum un buon titolo, nulla di più. Un film interessante e riuscito, non privo di colpi di scena, atmosfera "riuscita" per raccontare una storia sulla follia e sulla mente umana.
Regia/Sceneggiatura/Aspetto tecnico/Cast: Buona regia, condita con un'egregia fotografia. Qualche buco in sceneggiatura e discreto livello recitativo (dovuto al cast più che stellare). Costumi e trucco realistici per l'epoca.
Commento Finale: Avrei anche sperato di meglio, anche perché solo in parte viene sfruttato il potenziale, ma è comunque un buon giallo drammatico ambientato in una location che ha sempre un certo appeal. Rimane nei meandri del discreto intrattenimento e nulla più, tuttavia un gran cast ed una sceneggiatura interessante (anche se non trascendentale) lo rendono comunque ben meritevole di una visione.
ConsigliatoBrad Anderson impacchetta ad hoc un thriller gotico in costume, ma quello che rimane alla fine è la sensazione di aver visto un film a metà, a causa di una sceneggiatura piuttosto debole in alcuni frangenti. Ciò nonostante ritengo il titolo più che valido ed è consigliato agli amanti del genere, ma non fate l'errore di considerarlo un horror, rimarreste scottati dalla delusione.
Voto: 6

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