Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/10/2022 Qui - Dopo Il cittadino illustre, torna la coppia di registi argentini (Mariano Cohn/Gastón Duprat) con una satira meta-filmica posatamente graffiante. Il cinema stesso diventa qui bersaglio di un elegante sfottò che non lascia spazi vuoti, dall'industria (il produttore che neanche sa ciò che andrà a finanziare) agli artisti (i surreali esercizi imposti dalla Penelope Cruz, i fanciulleschi attriti fra il "prestigioso" snob Oscar Martínez e il "popolare" cafone Antonio Banderas), dal lancio del prodotto (la conferenza stampa) al film nella sua essenza (il finale, a sorpresa ma non tanto). La dinamicità non è di casa, ma il cast è sopraffino e l'umorismo trascinante (non mi è dispiaciuto ma non lo riguarderei mai più). Voto: 6
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