Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/10/2022 Qui - All'interno di una cornice conosciuta e anzi cinematograficamente abusata quale quella del road movie, più nello specifico poi di una strada fatta di rotaie, il film si fa apprezzare per una semplicità che nasce da una sofisticata capacità di evocare senza esplicitare grossolanamente, astuzia solo all'apparenza semplice da architettare e strutturare. Così Juho Kuosmanen è bravo a farci sentire il non detto dei personaggi (sensibili Seidi Haarla e Jurij Borisov) e a farci vedere scorci e paesaggi di una Russia pre(i)storica in un film "a freddo", mai nuovo eppure languidamente rincuorante. Non travolge, ma conduce bene allo spettatore un mood che sa (appunto e non per caso) di ghiaccio. Voto: 6+
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