Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 29/03/2024 Qui - Una normale storia di formazione agli inizi degli anni novanta, fra love story e intreccio poliziesco. Una storia che però non colpisce come dovrebbe, i due elementi non si miscelano bene nell'economia del racconto (piuttosto repentini i passaggi dall'una all'altra tonalità), inoltre non che la storia in sé, nel suo complesso, presenti qualcosa pur vagamente originale, risultando prolissa e poco appassionante a causa di molti momenti che sanno di déjà-vu e di un ritmo poco scorrevole, mai emozionante né nelle parti esistenziali né in quelle thriller. Non necessariamente un brutto film, ma anonimo. Un film che se merita la visione è solo per la bravura del regista (l'esordiente Elijah Bynum) nel girare alcune scene (anche l'uso sapiente della colonna sonora), per i dialoghi niente male, per l'ottima ricostruzione del periodo e per gli attori "bellocci" coinvolti. Finale tanto amaro quanto inevitabile. Voto: 5,5 [Prime Video]
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