Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 29/03/2024 Qui - Il soggetto del film è piuttosto basico e stringato, non certo brillante per originalità, ma da questa semplice traccia i due esordienti registi operano delle buone varianti e dietro la macchina da presa non sono certo dei dilettanti, vedasi il piano sequenza del prologo. Tutto ruota intorno alla possessione spiritica nel quale la mano imbalsamata funge porta da aprire e chiudere per 90 secondi (di più sono guai). Talk to Me non è un film spaventoso, ma inquieta. Soprattutto è un film che tira dritto senza preoccuparsi tanto degli ostacoli (non banale e suggestiva sequenza finale compresa). Attuale il fatto di rappresentare i ragazzi che, piuttosto di intervenire in aiuto, filmano tutto col cellulare. Credibile il cast (in gran parte di giovani esordienti), colonna sonora tutto sommato azzeccata. Non sarà forse l'horror migliore degli ultimi anni (però tra quelli da me visti tra i migliori decisamente sì), ma certamente è un prodotto più che gradevole, ben realizzato e degno di una visione. L'ennesimo gioiellino distribuito dalla A24, riuscito nelle citazioni e soprattutto nel linguaggio utilizzato. Voto: 7 [Prime Video]
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