Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 29/03/2024 Qui - E' il sogno di molti avere una seconda chance nella vita. Ed è quello che capita a un'anima in pena, rigettata nella mischia di tutti i giorni per cercare redenzione e capire il significato di essere vivi. Trama non proprio leggera (in quanto tratta argomenti decisamente adulti) ma comunque altamente ingegnosa in quanto utilizza un'escamotage originale per sondare i meandri dello spirito umano avvolgendo lo spettatore in un'atmosfera cupa e a tratti grottescamente irreale non priva di sottile humour che chiosa con un doppio mutamento interiore. Un film quindi profondo nella sua essenza, denso di emozioni, dotato di una grafica classica ma buona ed una sceneggiatura solida, tratta dal romanzo omonimo di Eto Mori, che garantisce una visione gradevole e piuttosto interessante, nonostante una parte finale un po' prevedibile e forse troppo orientata verso il politically correct. Un film d'animazione (diretto da Keiichi Hara) in ogni caso bello (la lunga durata non pesa), anche se né imprescindibile né indimenticabile, ma certamente consigliabile. Voto: 7 [Prime Video]
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