Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/01/2019 Qui - Purtroppo questo thriller horror/dark comedy di Brian Taylor (di cui avevo apprezzato i due Crank) non riesce a lasciare il segno fino in fondo, intendiamoci non è un film brutto o inguardabile ma si nota l'indecisione del regista (o forse dovrei dire della sceneggiatura?) che non sa quale direzione imboccare se quella dell'horror o quella della commedia. Ne viene fuori un pastrocchio, tutto sommato anche abbastanza divertente ma che non riesce a graffiare efficacemente né a sfruttare correttamente una buona idea di fondo. Non aiutano a rendere più interessante la pellicola, alcuni aspetti della sceneggiatura poco approfonditi, eppure Mom and Dad: Istinto omicida, il nuovo film del regista, sceneggiatore e produttore, anche di Ghost Rider: Spirito di Vendetta, film presentato al Toronto Film Festival a settembre del 2017, un film con una certa originalità, cosa sempre più rara al giorno d'oggi, riesce a intrattenere a dovere. Il film infatti, un onesto thriller con Nicolas Cage (incredibilmente uno dei motivi per cui vedere il film, anche Selma Blair convince senza mezzi termini), non è affatto male e, avendo una trama abbastanza particolare, invoglia lo spettatore a guardarlo. E' ovviamente una pellicola parecchio sopra le righe, però, il regista riesce, con mestiere, a renderla verosimile. Sì perché nonostante lo svolgimento e il racconto, comunque apprezzabile, indubbiamente sconclusionato, l'eclettico regista americano, che infarcisce la pellicola di temi "moderni" (quali la voglia degli adulti di tornare giovani, i genitori si scagliano contro i propri figli, colpevoli di aver portato loro via, la giovinezza, colpevoli di un'esuberanza tecnologica che ha ucciso ogni forma di dialogo), usa un semplice escamotage, qualcosa di naturale che c'è in ognuno di noi, per parlare alle vecchie e nuove generazioni, per sovvertire le regole della natura umana e rendere il tutto più credibile.