Post pubblicato su Pietro Saba World il 31/05/2025 Qui - Manca un mese e poco più all'annuale "Notte Horror" blogosferica, e potrei perciò definire lo speciale cinematografico che accompagna il resto dei film mensili (titolato non per caso "Notti Horror"), un piccolo antipasto. Ho infatti visto quattro film, tra quelli che più mi attiravano (e per un motivo o per un altro), passati nelle diverse e scorse edizioni della rassegna. Quattro pellicole che si trovano, a parte Cabal, fino a poco tempo fa visibile gratuitamente su Youtube, nel catalogo Prime Video. Ma anche tutti gli altri film della sezione Cinema di questo mese disponibili lì alla visione, a parte Thanksgiving, uscito dalla piattaforma streaming di Amazon il 15 del mese.
Bad Boys: Ride or Die (Azione/Commedia 2024) - Pur mostrando qualche segno di usura, la coppia dei "Bad Boys" riesce ancora a intrattenere, infondendo energia a un quarto capitolo che, seppur privo di originalità, mantiene il suo stile esagerato. L'azione frenetica e le esplosioni spettacolari non mancano, anche senza Michael Bay alla regia. Ci sono invece e ancora gli stessi del terzo film, che compitino svolgono. Nonostante i soliti difetti, mi sono divertito: rispetto al capitolo precedente, le sequenze action e la comicità migliorano leggermente. Peccato per la scena nel night club, dove si supera il limite del buon gusto. Nel complesso, un film godibile. Voto: 6-
My Best Friend's Exorcism (Horror/Commedia 2022) - L'amicizia, spesso sottovalutata, si rivela la chiave per affrontare il male. Il film di Damon Thomas richiama i classici teen horror degli anni '80, riprendendone musiche, look e tematiche giovanili legate a peso e sesso. Se il rito finale non incute timore, l'associazione tra droga e possessione ha un impatto notevole, mantenendo il racconto fluido e senza intoppi. Nel complesso, intrattiene senza annoiare, ma non lascia un'impronta indelebile. Voto: 5,5
Un mondo a parte (Commedia/Dramma 2024) - Riccardo Milani e Antonio Albanese tornano a collaborare dopo Grazie Ragazzi con una commedia che esplora il confronto con una realtà diversa e la rinascita. Albanese, come sempre, eccelle in questi ruoli, e se alcuni momenti ricordano dinamiche già viste in altri suoi film, il tutto risulta ben equilibrato tra leggerezza e riflessione. Virginia Raffaele si dimostra un'ottima spalla, capace di destreggiarsi tra comicità e dramma, mentre il cast locale aggiunge autenticità e colore. Alcuni passaggi risultano un po' forzati, come il tentato suicidio e la relazione romantica, ma nel complesso il film convince e lascia il segno. Voto: 6,5
Tutti tranne te (Romantico/Commedia 2023) - Un tentativo poco riuscito di riportare in auge la commedia romantica da parte di un regista che in passato ha saputo farla bene, come dimostra Easy Girl. Tutti tranne te inciampa in cliché superati, cercando di mascherare una sceneggiatura datata con splendide ambientazioni australiane e due protagonisti affascinanti ma privi di carisma. A salvare il film dal disastro sono la verve dei comprimari e l'abilità del regista, che garantisce un buon ritmo. Voto: 5,5
The Covenant (Guerra/Dramma 2023) - Guy Ritchie abbraccia un approccio diverso all'azione (diversamente da Il ministero della guerra sporca), raccontando una storia di amicizia e coraggio ambientata nell'Afghanistan odierno. Il film si distingue per un inizio coinvolgente e, nel complesso, risulta riuscito, pur con alcune esagerazioni narrative, soprattutto nella parte centrale. Punti di forza sono il rapporto tra i protagonisti, interpretati con grande efficacia, l'ambientazione ben costruita e le sequenze d'azione curate nei dettagli. Il tutto accompagnato da una colonna sonora incisiva che amplifica l'intensità delle scene. Un buon film, seppur privo di vera originalità. Voto: 6+
Daisuke Jigen (Azione/Thriller 2023) - Jigen Daisuke si ritrova invischiato in un intrigo al suo ritorno in patria. Meglio non cercare somiglianze con il celebre pistolero di Lupin, per evitare confronti impietosi. Questo action, senza troppe pretese, mescola gore, avventura, dramma e un umorismo giapponese un po' sopra le righe. Il ritmo è sostenuto e la fotografia, dal taglio fumettistico, aggiunge fascino visivo. Un film da vedere più per curiosità che per aspettative reali. Voto: 5+
Thanksgiving (Horror/Thriller 2023) - Eli Roth firma uno slasher classico con Thanksgiving, senza ambizioni metacinematografiche alla Scream, ma solido nella sua linearità. La tragedia iniziale innesca la vicenda, con un villain carismatico e un gruppo di teenager nel mirino. Ben diretto e fotografato, offre alcune morti particolarmente "creative". Non cerca la denuncia sociale, salvo un accenno ai parossismi del Black Friday. Qualche forzatura nella trama c'è, ma il finale incisivo chiude tutto con efficacia. Voto: 6
Long Distance - Senza Ossigeno (Sci-fi 2024) - Un atterraggio forzato su un pianeta ostile costringe il protagonista a confrontarsi con creature minacciose. Interessante il dialogo con l'IA, mentre le interazioni tra i sopravvissuti risultano meno riuscite. Tecnicamente di buona fattura, supportato da un efficace cast. Nonostante una parte centrale poco incisiva, il buon ritmo mantiene vivo l'interesse, compensando scelte prevedibili. Il finale, pur senza grandi sorprese, chiude dignitosamente la vicenda. Voto: 6
The Lie - La bugia (Dramma/Thriller 2018) - Un bosco innevato, un ponte sul fiume, una spinta fatale: da qui prende il via un intricato thriller drammatico in cui due genitori disperati costruiscono un labirinto di bugie per proteggere la figlia. Le incongruenze si moltiplicano, generando nuovi problemi e altre menzogne, fino al drammatico evento pre-finale e a un twist conclusivo sorprendente. Difficilmente prevedibile, o forse sì, comunque efficace, il sipario cala al momento giusto. Il ritmo è cadenzato, la fotografia discreta e la sceneggiatura solida, valorizzata dalle convincenti interpretazioni del cast. Un film che tiene alta la tensione, senza rinunciare alla profondità emotiva. Voto: 6
Late Night with the Devil (Horror/Thriller 2023) - Un mockumentary che cattura l'estetica anni '70 con una ricostruzione scenografica impeccabile. La tensione cresce bene nella fase preparatoria, per poi perdere mordente quando la direzione diventa prevedibile. Il finale, tra delirio e sogno, risulta coerente con il tono generale. Effetti vintage riusciti, ritmo discreto e una sottile ironia che accompagna il tutto. Cast perfettamente in parte. Un lavoro gradevole e sorprendente, da non sottovalutare. Voto: 6,5
Civil War (Azione/Dramma 2024) - Un film dal taglio quasi documentaristico che conferma il talento di Alex Garland, ma evidenzia una fragilità nella scrittura. Visivamente potente, traduce in immagini una realtà inquietante e plausibile, supportata da una colonna sonora di grande impatto. Tuttavia, la sceneggiatura resta abbozzata, e l’evoluzione del rapporto tra le protagoniste, soprattutto nel finale, lascia qualche perplessità. Un buon film, ma meno coinvolgente di quanto sperato. Voto: 6+
Venom: The Last Dance (Azione/Sci-fi 2024) - Spesso, al terzo capitolo, le saghe mostrano segni di cedimento, ma questa pellicola (scritta, diretta e co-prodotta da Kelly Marcel, al suo debutto alla regia) riesce a mantenere vivacità e coinvolgimento, anche per chi non ama il genere. I difetti tipici delle produzioni hollywoodiane non mancano: trama prevedibile da metà film in poi, qualche forzatura e un pizzico di sentimentalismo. Tuttavia, il risultato complessivo è positivo, grazie anche a Tom Hardy, che non delude. Il finale regala un'emozione inaspettata. Meglio del secondo, forse si poteva chiudere al primo, ma sorprendentemente il migliore della trilogia. Voto: 6
Land of Bad (Azione/Thriller 2024) - Un action militare che richiama vagamente il cinema anni '80, ma con le guerre moderne al centro, tra droni, satelliti e missili telecomandati. L'assenza di riflessioni etiche rende tutto ancora più spietato, mentre la parte sul campo è più convenzionale. Liam Hemsworth interpreta un eroe inesperto e disorientato, mentre Russell Crowe, anche con un ruolo minimo, dimostra una presenza scenica superiore. Le scene d'azione sono girate con grande maestria. Voto: 6
Benedetta (Dramma 2021) - Paul Verhoeven spinge volutamente al limite, con alcune scene che sfiorano la blasfemia. Tuttavia, la storia riesce a trasmettere un'intensità emotiva sufficiente a coinvolgere e intrattenere, pur senza raggiungere livelli di eccellenza. Il film esplora i conflitti tra anima e carne, sacro e profano, concentrandosi sull'ambiguità della protagonista: un personaggio cinico e calcolatore, ai limiti dell'eccesso, che richiama il filo conduttore di Elle (un film decisamente migliore). Mistica autentica o mitomane opportunista? Neanche il finale offre una risposta definitiva. Il cast è all'altezza e il film, nel complesso, è valido, ma non privo di difetti. Voto: 6
Immaculate - La prescelta (Horror 2024) - Un film che non innova, ma raccoglie una serie di cliché già visti. Alcuni passaggi della sceneggiatura risultano poco logici, ma visivamente sa farsi apprezzare. I Jumpscare sono presenti, ma senza eccessi, e l'atmosfera inquietante è ben costruita grazie alla location. Sydney Sweeney interpreta un personaggio piuttosto passivo, ma dona forza al finale, anche se richiede una forte sospensione dell'incredulità. Girato in Italia, il cast di contorno è composto da attori italiani che svolgono il loro ruolo con professionalità (a cominciare da Benedetta Porcaroli). Non un capolavoro, ma nemmeno da scartare: una sufficienza la merita. Voto: 6
Il più bel secolo della mia vita (Commedia/Dramma 2023) - Il quasi esordiente Alessandro Bardani firma un road movie atipico, con protagonisti un centenario e un diligente trentenne. Lo spunto del diritto alle origini è interessante, e il film evita lungaggini inutili, mantenendo un buon ritmo senza eccessi melodrammatici. I due protagonisti, con i loro difetti e rigidità, risultano umani e facilmente empatici. Valerio Lundini tiene testa a un eccellente Sergio Castellitto, nonostante la premessa poco verosimile di un anziano infermo affidato a un inesperto. Una commedia piacevole, capace di far riflettere, che bilancia bene comicità, emozione e denuncia. Voto: 6
Cabal (Horror/Fantastico 1990) - Clive Barker, con la sua regia, dà vita al suo stesso romanzo, trasmettendo passione e dedizione nel risultato finale. Questo horror-fantasy si distingue per la sua audace inversione di prospettiva: qui i mostri sono i veri protagonisti, mentre i "normali" si rivelano i veri antagonisti. La sceneggiatura mantiene un ritmo diretto e lineare, evitando cali di tono, e offre momenti di sanguinoso impatto visivo, scenografie suggestive e trucchi ben realizzati, nonostante gli effetti speciali non siano spettacolari. Azzeccata la scelta di affidare un ruolo all'enigmatico David Cronenberg. Tuttavia, il film non è privo di ingenuità e forzature, e nella sua realizzazione si avvicina più a una produzione di serie B. Nonostante il finale aperto, il sequel non è mai stato realizzato. Un film godibile, ma non un capolavoro assoluto. Voto: 6
La casa di Cristina (Horror/Thriller 2000) - Fin dal primo minuto, il film lascia intendere il suo tono, e purtroppo la visione mette a dura prova lo spettatore con situazioni che sfidano la logica, la fisica e persino il tempo. Il protagonista maschile si intrufola in casa da ogni possibile accesso senza destare alcun stupore, mentre il tecnico delle riparazioni compare nei momenti più improbabili. Il padre ha un comportamento decisamente fuori luogo, al punto da risultare quasi grottesco. I dialoghi sono irritanti, la recitazione mediocre e la sceneggiatura costellata di incongruenze. Un disastro su più livelli, ma con un'idea finale che, sebbene affascinante, è gestita male e amplifica le incoerenze del film. Insufficiente, ma non del tutto da cestinare, anche grazie alla presenza scenica della (bella e gnocca) protagonista (ovvero Allison Lange). Voto: 5
Ballata macabra (Horror/Thriller 1976) - Nel panorama dei film sulle case infestate, spicca per la sua capacità di mantenere un costante velo di ambiguità, evitando manifestazioni esplicite del soprannaturale. Gli attori sono il vero punto di forza, trasmettendo l'influenza strisciante della dimora sulla famiglia. Oliver Reed e Karen Black formano un duo impeccabile, mentre Bette Davis, seppur efficace, appare sprecata. Anthony James, con il suo volto inquietante, aggiunge ulteriore tensione. Nonostante una trama convenzionale, il film costruisce fin da subito un'atmosfera cupa e coinvolgente, grazie a una regia capace di mantenere alta la suggestione. Il finale è potente e difficile da dimenticare. In sintesi, un'opera spesso trascurata, ma di grande valore, sia per l'impatto sulle opere successive che per il suo fascino intrinseco. Voto: 6,5
Manitù, lo spirito del male (Horror/Sci-fi 1978) - Ambientato nell'America degli anni '70, questo film horror (ispirato da un romanzo a sua volta incentrato su una leggenda) si distingue per la sua singolare combinazione di elementi insoliti. Tony Curtis, in un ruolo inaspettato, interpreta un cartomante, mentre la progressiva manifestazione del "feto" malvagio è resa attraverso effetti speciali pratici, culminando in un'esplosione luminosa dallo stile quasi videoludico. La narrazione tenta con audacia di intrecciare antichi rituali con la tecnologia moderna, con l'aggiunta di alcune sequenze gore per mantenere il tono del genere. Sebbene il tempo abbia inciso sulla sua resa complessiva, la sua eccentricità lo rende un'opera memorabile, soprattutto nei quindici minuti finali, la cui imprevedibilità risulta decisamente degna di nota. Voto: 5,5